giovedì 17 luglio 2008

ALI'......


piu' o meno le parole erano queste:
.........SAI....Muhammad Ali DICEVA COSI' DAVANTI A SONNY LISTON :
SONO BELLO!
SONO FORTE!
SONO GIOVANE!
SONO VELOCE!
TU SEI TROPPO BRUTTO PER ESSERE CAMPIONE DEL MONDO!

E LISTON:
-NON SARAI POI COSI' BELLO QUANDO AVRO' FINITO CON TE.

E' UN ANEDDOTO........CHE MI E' VENUTO IN MENTE, IN REALTA' ALI' ERA COSI' SBRUFFONE PER LA PAURA CHE AVEVA.....MA INDUBBIAMENTE HA VINTO INCONTRI SOLO GRAZIE AL SUO SPIRITO. HA AFFRONTATO GENTE MOLTO PIU' FORTE DI LUI........ALMENO CONTRO FOREMAN .....NESSUNO SA COME ABBIA FATTO A VINCERE
-E' STATO ALLAH! NON ERO IO SUL RING SE AVETE VISTO QUELLO CHE E' SUCCESSO......AVETE VISTO CHE NON ERO IO, BATTERE GEORGE ERA IMPOSSIBILE......
disse a Kinshasa a Gianni Mina'

CONFERMO TUTTO. HA PRESO 7 RIPRESE DI BOTTE DA ORBI, LE HA PRESE IN TUTTI I MODI E POI L'HA MESSO GIU'.
FOREMAN E' ANDATO IN DEPRESSIONE. NON CAPIVA PERCHE' ALI' NON ANDASSE GIU'.
FOREMAN NON HA DORMITO PER UN ANNO SI E' RITIRATO E FINO A 50 ANNI NON HA PIU' COMBATTUTO.............

lunedì 30 giugno 2008

IO...


"IO GIU' NON CI VADO AMICO. IO GIU' NON CI VADO CON NESSUNO"
JAKE LA MOTTA

venerdì 27 giugno 2008

LA MOTTA


Jake LaMotta - all'anagrafe Giacobbe La Motta - detto "Il toro del Bronx" e "Il toro scatenato" (New York, 10 luglio 1921) è un ex pugile statunitense di origini italiane. Campione mondiale dei pesi medi, è stato un personaggio assai controverso, sia fuori sia dentro il ring: la sua vita movimentata ha ispirato il film del 1980, Toro scatenato, di Martin Scorsese e con il premio Oscar Robert De Niro.


Statistiche sportive
LaMotta ha collezionato 83 vittorie (di cui 30 per KO), 19 sconfitte e 4 pareggi; inoltre è stato il primo pugile a battere il mitico Sugar Ray Robinson; infatti nel primo dei loro sei incontri, testimoni di una grande rivalità sportiva, LaMotta prima mandò al tappeto (al primo round) e poi sconfisse ai punti Robinson, dopo 10 round. LaMotta fu sconfitto negli altri cinque incontri, compreso quello, importantissimo, in cui doveva difendere il titolo mondiale della sua categoria.

Nel 1947 fu messo KO dopo quattro round da Billy Fox; questo incontro ossessionerà il pugile per tutta la vita, poiché si era lasciato sconfiggere per avere la possibilità di competere per il titolo mondiale dei pesi medi.


La carriera di pugile [modifica]
LaMotta vinse il titolo mondiale il 16 giugno 1949 a Detroit, contro il francese Marcel Cerdan, che era il campione in carica. Cerdan, reputato da molti esperti il miglior pugile nella storia della Francia, si slogò il braccio durante il primo round, resistendo per altri nove fino ad abbandonare prima dell'inizio del decimo; nonostante ciò la vittoria di LaMotta fu assegnata per KO poiché Cerdan si era ritirato dopo il suono della campana di inizio round. Fu ovviamente organizzato un secondo incontro (previsto per il 2 dicembre), che però non si tenne dal momento che durante un viaggio, verso la fine dell'ottobre dello stesso anno, l'aereo su cui Cerdan stava viaggiando, un Lockheed Constellation della Air France si schiantò alle Azzorre, non lasciando alcun superstite tra i 48 passeggeri. LaMotta difese due volte il titolo dagli sfidanti, prima Tiberio Mitri e in seguito Laurent Dauthuille, battendoli entrambi. Il 14 febbraio 1951 si tenne l'attesissimo sesto incontro tra il Toro del Bronx e Sugar Ray Robinson, con in palio il titolo mondiale; l'incontro passò alla storia come la versione pugilistica del Massacro di San Valentino. Robinson vinse per K.O. tecnico al tredicesimo round, quando l'incontro fu interrotto con La Motta, sfinito, abbandonato sulle corde.

Nel 1960, LaMotta scioccò il mondo dello sport: venne infatti chiamato a testimoniare davanti alla sottocommissione del Senato Americano denominata comitato parlamentare sulla criminalità organizzata, presieduto dal senatore democratico Estes Kefauver del Tennessee, a proposito dell'influenza della malavita nel mondo della boxe ed ammise di aver perduto il suo incontro, del 1947, contro Billy Fox su pressioni della mafia per avere la possibilità di essere nominato sfidante ufficiale di Cerdan. Tale ammissione chiarì a qual punto era arrivata la malavita nel controllo della boxe: incontri sospetti riguardarono in seguito un altro campione del mondo, Sonny Liston.

Nonostante le dichiarazioni rese al Senato avessero minato fortemente la sua reputazione, LaMotta continuò a credere di aver fatto la cosa giusta.


Dopo il ritiro, LaMotta comprò alcuni bar e divenne attore di palcoscenico e commediante per i suoi e altri locali. Apparve anche in quindici film, incluso The Hustler (in italiano Lo spaccone), con Paul Newman e Jackie Gleason, dove interpretava il barista.

WIKIPEDIA

domenica 22 giugno 2008

IL PUGILATO NEL CINEMA


Sono tante le storie di pugili, veri e inventati, raccontate in altrettante pellicole. Nel seguente elenco ricordiamo i titoli di alcuni popolari film.

Se perdo la pazienza (1926) con Buster Keaton
Il campione (1931) di King Vidor
Two-Fisted (1935)
L'uomo di bronzo (1937) con Edward G. Robinson
Passione (1939) con William Holden e Barbara Stanwyck
Il sentiero della gloria (1942) con Errol Flynn
Anima e corpo (1947) con John Garfield
Il grande campione (1949) con Kirk Douglas
Stasera ho vinto anch'io (1949) con Robert Ryan
Il giorno del combattimento (1949) cortometraggio documentario di Stanley Kubrick
Fronte del porto (1954) con Marlon Brando
Il colosso d'argilla (1956) con Humphrey Bogart
Lassù qualcuno mi ama (1956) con Paul Newman
Una faccia piena di pugni (1962) con Anthony Quinn, Jackie Gleason e Mickey Rooney
Pugno proibito (1962) con Elvis Presley
Per salire più in basso (1970) con James Earl Jones e Jane Alexander
Città amara (1972) con Stacey Keach e Jeff Bridges
Rocky, Rocky II, Rocky III, Rocky IV, Rocky V, Rocky Balboa con Sylvester Stallone
Ma che sei tutta matta? (1979) con Barbra Streisand e Ryan O'Neal
Il campione (1979) con Jon Voight, Faye Dunaway e Rick Schroeder
The Prize Fighter (1979) con Don Knotts e Tim Conway
Toro scatenato (1980) con Robert De Niro e Joe Pesci
Bomber (1982) con Bud Spencer
Boxe (1988) con Gene Hackman
Spike of Bensonhurst (1988) di Paul Morrissey
Pugili (1995) con Pierfrancesco Favino
Tokyo Fist (1995) di Shinya Tsukamoto
La grande promessa (1996) con Samuel L. Jackson e Jeff Goldblum
Quando eravamo re (1997) documentario premio Oscar
Ventiquattro sette (1997) con Bob Hoskins
The Boxer (1997) di Jim Sheridan con Daniel Day-Lewis
Incontriamoci a Las Vegas (1999) con Antonio Banderas
Hurricane - Il grido dell'innocenza (1999) con Denzel Washington
Billy Elliot (2000)
Girlfight (2000)
Pesi leggeri (2001)
La rentrée (2001) con Francesco Salvi
Alì (2001) con Will Smith
Undisputed (2002) di Walter Hill
Champion (2002)
Million Dollar Baby (2004)
Against the Ropes (2004) con Meg Ryan
Black Cloud (2004) con Rick Schroder
The Calcium Kid (2004) con Orlando Bloom
Unforgivable Blackness: The Rise and Fall of Jack Johnson (2004) documentario
Cinderella Man (2005) con Russell Crowe
Beautyful Boxer (2003) con Ekachai Uekrongtham
Primo Carnera,la montagna che cammina (2008) con Andrea Iaia

WIKIPEDIA

TYSON VIVO PER MIRACOLO


CANNES «Un vero miracolo essere vivo a quaranta anni. Perche? Ho fatto una vita estrema, frequentato persone impresentabili. Ho conosciuto gente che mi voleva uccidere e vi chiedete ancora perchè lo ritengo un miracolo?». Così a Cannes l'ex campione dei pesi massimi Mike Tyson (che in realtà di anni ne ha 42), enorme nella sua camicia bianca e con uno sguardo durissimo, ha chiuso la conferenza stampa per la presentazione del documentario a lui dedicato: «Tyson» di James Toback, passato ieri nella sezione competitiva Un Certain Regard, che ha ricevuto applausi scroscianti.
Ancora più spiazzato quando gli chiedono quale consiglio darebbe ai giovani: «Non penso proprio che io possa essere un modello per i giovani, nè per chiunque. Ma una cosa avrei da dire che si devono sempre battere, profittare della vita, non mollare mai».
FONTE IL TEMPO

mercoledì 11 giugno 2008

MIKE TYSON-2- CURIOSITA'


Mike Tyson, durante la sua ventennale attività di pugile professionista (durata dal 1985 al 2005) ha disputato 58 incontri, compilando un invidiabile record di 50 vittorie, 6 sconfitte e due no-contest, (44 Knockouts).

E' stato uno dei picchiatori più efficaci e temibili nella storia del pugilato e ciò è dimostrato dai 44 KO's ottenuti in 58 incontri. Nei primi anni della sua carriera potenza e velocità, due qualità di rado riscontrabili contemporaneamente in un pugile peso massimo, ne hanno decretato l' indiscutibile successo professionale e di pubblico.

Mike Tyson è stato, oltre che il più giovane pugile di sempre a vincere il titolo mondiale dei pesi massimi (20 anni), anche uno dei campioni più bassi di questa categoria essendo alto "appena" 179 cm (5' 10", 1/2").
Tyson ha combattuto tra i 96,200 kg. ed i 108,700 kg. All' apice della carriera le sue prestazioni migliori le ha offerte quando ha fatto registrare un peso di circa 98,400 kg (217 lbs.)

Un'accurata scheda di tutti i suoi incontri si trova in www.boxrec.com
Mike Tyson è stato Campione del mondo dei pesi massimi due volte. La prima dal 22 novembre 1986 all' 11 febbraio 1990. La seconda dal 16 marzo 1996 al 9 novembre 1996.

Tyson si è convertito all' Islam durante i tre anni di carcere scontati tra il 1992 ed il 1995. Il suo "nuovo nome" musulmano è Malik Abdul Aziz.

Il quartiere di Brooklyn noto come Brownsville, dove è cresciuto Tyson, ha dato i natali anche a molti altri pugili di altissimo livello entrati nella storia della boxe. Il primo fu un validissimo "fighter" attivo durante gli anni Trenta e Quaranta: il peso leggero Al "Bummy" Davis. Davis fu un temibile avversario per Campioni del calibro di Tony Canzoneri, Lou Ambers, Fritzie Zivic, Bob Mongomery, Beu Jack, Henry Armstrong e Rocky Graziano.

Il primo pugile di Brownsville che riuscì invece a conquistare un titolo mondiale fu Eddie Mustafa Muhammad, nella categoria dei medio-massimi (versione WBA), nel 1980.

Nella categoria dei pesi massimi, dopo "Iron Mike" si sono affermati altri due pugili suoi coetanei e cresciuti a Brownsville a pochi isolati di distanza dall' abitazione di Tyson. Il primo è stato Riddick "Big Daddy" Bowe (Campione del mondo assoluto nel periodo 1992-1993 e poi della versione WBO nel 1995).Poi è stata la volta di Shannon "The Cannon" Briggs (che in carriera ha battuto l' anziano ma ancora formidabile "Big" George Foreman e che poi è diventato Campione del mondo WBO nel 2006).

È ancora in attività un altro ottimo pugile originario di Brownsville. Si tratta del peso welter Zab "Super" Judah, Campione IBF dei pesi super- leggeri tra il 2000 e il 2001; Campione WBO, sempre nei super- leggeri, nel 2003; ed infine Campione assoluto dei pesi welter nel 2005.

Compare in diversi film, interpretando sempre sè stesso, come nel recente Rocky Balboa(2006) ultimo film della saga interpretata da Sylvester Stallone.
Nel 1999 era comparso in due "camei" nelle pellicole "Play it to the bone" (titolo italiano: "Incontriamoci a Las Vegas") e "Black and White" di James Tobach. Nel 2001 poi in "Crocodile Dundee in Los Angeles" (titolo italiano "Crocodile Dundee III") interpreta un uomo tranquillo che pratica la meditazione in un parco. Molto divertente la scena che lo vede protagonista assieme a Mr. Crocodile Dundee e al figlio che, incuriositi dalla presenza dello strano personaggio, dopo essersi avvicinati e aver brevemente parlato con il pugile, si allontanano senza aver riconosciuto il celebre "Iron Mike".


fonte:wikipedia

lunedì 26 maggio 2008

IL CAMPIONE: JACK DEMPSEY


William Harrison Dempsey detto "Jack" (24 giugno 1895 – 31 maggio 1983) è stato un pugile statunitense, campione mondiale dei pesi massimi dal 1919 al 1926. Dempsey che era nato a Manassa un piccolo paese (da qui il soprannome:il maglio di Manassa)
fu il primo peugile dell'era "moderna" ad essere riconosciuto a livello mondiale per abilita' e popolarita' come "Il Campione" In 26 anni di carriera (1914-1940) sostenne una settantina di incontri vincendone 50 per k.o. e perdendone cinque, uno solo dei quali per k.o.
"Non so ballare, ne cantare ..." amava raccontare"...ma so come stendere un uomo a terra!".....si dice infatti che le origini "pugilistiche" di Dempsey ebbero origine nei bar dove prendeva parte ad incontri a mani nude.
Fra gli incontri da lui sostenuti per difendere il titolo sono memorabili quelli contro il francese Georges Carpentier (1921) e l'argentino Luis Angelo Firpo (1923), vinti da Dempsey per k.o. Molto scalpore suscitò proprio la vittoria con Firpo, detto Il toro selvaggio della Pampa e ritenuto l'uomo più forte del mondo, il 26 febbraio 1923 e New York. Firpo domina le prime riprese, scaraventando più volte Dempsey fuori dal ring; il pugile statunitense si salva dal ko grazie all'arbitro che ritarda il conteggio. Improvvisamente i colpi di Demsey diventano pesantissimi, tanto da produrre un effetto apparentemente esagerato sull'avversario, portandolo al ko. Una foto dell'epoca ritrae Dempsey proprio nel momento in cui venne scaraventato fuori dal ring.
Dopo quell'incontro nel pugilato venne creata la regola per la quale quando uno dei 2 pugili e' al tappeto il contendente deve asppettare che si rialzi al suo angolo.......precedentemente avveniva che il pugile in piedi aspettava che il suo avversario tentasse di rialzarsi per sferrare nuovamente un attacco ovviamente i KO erano numerosissimi.

Ma ancora più famosi, perché rimasti in primo piano nella storia del pugilato, furono i due incontri con i quali Gene Tunney tolse definitivamente il titolo a Dempsey: nel 1926 a Filadelfia e nel 1927 a Chicago per la rivincita, Tunney superò Dempsey ai punti contrapponendo all'impeto e alla forza dell'avversario una tecnica e un'astuzia degne della migliore tradizione pugilistica, ma fu soprattutto un'ingenuita' di Dempsey che nel secondo incontro con Tunney al tappeto ritardo' nell'avviarsi al suo angolo dando cosi' tempo a Tunney di rialzarsi.

domenica 25 maggio 2008

IL MITO DELL'INVINCIBILE:LISTON PARTE SECONDA


Per quanto riguarda Sonny Liston che insieme a Tiberio Mitri e' senz'altro il pugile che amo maggiormente la voce italiana di Wikipedia e' molto completa , dettagliata e senz'altro attendibile
da Wikipedia e' tratto questo post questo post:

Ancora analfabeta, dopo essere uscito dal carcere il giovane Liston aveva seri problemi con l’alcool e venne più volte fermato dalla polizia per vagabondaggio. Alternava in quel periodo l'attività di pugile con quella di guardaspalle di gangster mafiosi e di sfasciateste per conto del sindacato edile.

Una sera il pugile conobbe casualmente ad una fermata d'autobus un'operaia di nome Geraldine Clark Chambers. Era il 1956 e pioveva a dirotto. Liston scese dalla sua auto e prese in braccio la Clark per metterla in salvo nella vettura: "una signora come lei - disse - non dovrebbe star lì a bagnarsi sotto la pioggia". Il 3 settembre 1957 si sposarono a St. Louis.

Nuovi guai con la giustizia lo bloccarono per il biennio 1956-57.

Nell'aprile del 1956 fu arrestato in circostanze poco chiare: Liston avrebbe aggredito e disarmato un poliziotto che gli aveva chiesto di spostare l'auto. In attesa del processo il pugile fu fermato altre tre volte per vagabondaggio e resistenza a pubblici ufficiali. Ne seguì un’altra condanna alla reclusione per otto mesi.

Osteggiato dalle principali federazioni pugilistiche, il pugile era sul punto di rinunciare alla boxe. Fu ancora una volta un sacerdote cattolico, padre Edward P. Murphy (lo stesso che pronuncerà la sua orazione funebre nel 1971), a convincerlo a proseguire.

Lasciata St. Louis e trasferitosi con la famiglia a Philadelphia, Liston era ormai nella piena maturità agonistica e negli anni seguenti sconfisse tutti i principali pretendenti al titolo mondiale dei pesi massimi.

Nel 1958, sesto nella graduatoria mondiale, vinse otto incontri. Il 28 gennaio a Chicago batté per KO Bill Hunter, poi sconfisse Benjamin Wise, Julio Mederos, Wayne Bethea, Ernie Cab, Frankie Daniels e in due incontri Bert Whitehurst ai punti; nel secondo match tuttavia Whitehurst, scaraventato fuori dal ring nel decimo round, a sette secondi dalla fine, non era più in grado di terminare l'incontro.

Nel 1959 Liston arrivò al primo posto nelle classifiche mondiali vincendo quattro match per KO e sconfiggendo Mike DeJohn in sei riprese, Willie Besmanoff, il primo sfidante al titolo Cleveland Williams, battuto per KO alla terza ripresa, e il forte cubano Nino Valdes, crollato al tappeto nella terza ripresa.

Nel 1960 Liston, ancora in attesa di concorrere al titolo, disputò altri cinque match: la rivincita con Williams, sconfitto per KO al primo round, Howard King, Zora Folley e Eddie Machen. Furono in particolare le due vittorie sul temibile Cleveland “Big Cat” Williams a dare a Liston la convinzione di poter scalare il titolo.

Nell’aprile del 1960 suscitò grande impressione la vittoria di Liston sul quotato Roy Harris, un bianco che nel 1958 aveva sfidato Patterson per il titolo perdendo alla 13 ripresa. Harris vantava 30 vittorie (9 per KO) e la sola sconfitta con il campione del mondo. L’incontro fu una dimostrazione di predominio schiacciante: in soli tre minuti del primo round Liston atterrò ben tre volte Harris prima del KO definitivo.

Nel 1961 Liston sconfisse nuovamente Howard King ed il biondo di Amburgo Albert Westphal, buon pugile europeo che vantava di non essere stato mai sconfitto per KO, atterrato al primo round con un sinistro devastante.

L'ascesa del picchiatore dell'Arkansas fu una delle più clamorose della storia della boxe e rivoluzionò in un paio d'anni i rankings della categoria. In pochi mesi Liston aveva sconfitto i tredici principali sfidanti al titolo mondiale. Nella loro carriera quei pugili contarono complessivamente 419 vittorie e 99 sconfitte. Sedici di quelle sconfitte, le più pesanti, avvennero nei tre anni tra il 1958 ed il 1960 negli incontri con Liston.

Nonostante la pessima fama che lo circondava, Liston poteva ormai sfidare il campione mondiale in carica Floyd Patterson, un ex peso medio in carica dal 1956 salvo una breve interruzione nel 1959-60.

sabato 24 maggio 2008

SONG FOR SONNY LISTON - MARK KNOPFLER


QUESTO E' UN BELLISSIMO PEZZO DI MARK KNOPFLER "SONG FOR SONNY LISTON" (CANZONE PER SONNY LISTON"
Il mio inglese non mi permette di fare una traduzione perfetta per cui lascio il testo originale....se avete l'occasione di scaricarlo ve lo consiglio davvero bel pezz.
A proposito.....la canzone che ascoltava Liston per allenarsi era "The Night Train" di Jimmy Forrest...un pezzo cadenzato che gli dava la carica anche se dopo tanti anni l'effetto non e' piu' quello di un tempo....


SONG FOR SONNY LISTON

So many mouths
To feed on the farm
Sonny was the second
To the last one born
His mamma ran away
And his daddy beat him bad
And he grew up wild
Good love he never had

He had a left
Like henry's hammer
A right like betty bamalam
Rode with the muggers
In the dark and dread
And all them sluggers
Went down like lead

Well he hung with the hoods
He wouldn't stroke the fans
But he had dynamite
In both his hands
Boom bam
Like the slammer door
The bell and the can
And the bodies on the floor

Beware the bear's in town
Somebody's money says
The bear's going down
Yeah, the bear never smiles
Sonny's going down
For miles and miles
Sonny's going down
For miles and miles

The writers didn't like him
The fight game jocks
With his lowlife backers
And his hands like rocks
They didn't want to have
A bogey man
They didn't like him
And he didn't like them

Black cadillac
Alligator boots
Money in the pockets
Of his sharkskin suits
Some say the bear
Took a flop
They couldn't believe it
When they saw him drop

He had a left
Like henry's hammer
A right like betty bamalam
Rode with the muggers
In the dark and dread
And all them sluggers
Went down like lead

Joe Louis was his hero
He tried to be the same
But a criminal child
Wears a ball and chain
So the civil rights people
Didn't want him on the throne
And the hacks and the cops
Wouldn't leave him alone

Beware the bear's in town
Somebody's money says
The bear's going down
Yeah, the bear never smiles
Sonny's going down
For miles and miles
Sonny's going down
For miles and miles

At the foot of his bed
With his feet on the floor
There was dope in his veins
And a pistol on the drawer
There was no investigation
As such
He hated needles
But he knew too much

Criss-crossed
On his back
Scars from his daddy
Like slavery tracks
The second-last child
Was the second-last king
Never again was it the same
In the ring

He had a left
Like henry's hammer
A right like betty bamalam
Rode with the muggers
In the dark and dread
And all them sluggers
Went down like lead

They never could be sure
About the day he was born
A motherless child
Set to working on the farm
And they never could be sure
About the day he died
The bear was the king
They cast aside

Beware the bear's in town
Somebody's money says
The bear's going down
Yeah, the bear never smiles
Sonny's going down
For miles and miles
Sonny's going down
For miles and miles


"Some day they're gonna write a
Blues for fighters. It'll just be for
Slow guitar, soft trumpet and a bell."

giovedì 22 maggio 2008

ALCUNE BATTUTE DI SONNY...


Giornalisti I giornalisti fanno domande idiote. Guardano il sole e ti chiedono se brilla

Floyd Patterson I "Non mi interessa quando, dove e come combatteremo. Non mi interessa se ad arbitrare sarà lo stesso manager di Patterson. Basta solo che sappia contare fino a dieci

Floyd Patterson II "Nei film il buono vince sempre, ma io sono un cattivo che non sta andando a perdere

Floyd Patterson III " Chi può dire ad un uccello che non può volare?

Pubblico pagante Un incontro di boxe è come un duello tra buoni e cattivi. C'è della gente che paga per vedere i cattivi perdere

Cassius Clay: Se avesse smesso di urlare, non gli sarebbe venuta un'ernia...

Neri I “Dite a Clay che ho fatto mettere nel contratto che l'incontro non venga trasmesso nei cinema dove non lasciano entrare i negri”

Neri II "Mi vergogno di essere americano" (dopo la strage realizzata dal KKK nella chiesa Battista di Birmingham, Alabama, il 15 settembre 1963, nella quale morirono 4 ragazzine afroamericane)

Bianchi "Ogni volta che stringo la mano ad uno di voi (bianchi), perdo dei soldi"

Procuratori (in tribunale) "Se mi condannano alla sedia elettrica, fate in modo che il 10 per cento della scossa vada al mio procuratore"

Procuratori 2 (riferendosi ad Aileen Eaton, celebre promoter di boxe) Ogni volta che devo discutere con lei, mando fuori i secondi

Politici “Andiamocene via da questo mangiapane a ufo” (rivolto ai suoi accompagnatori alla Casa Bianca durante l’incontro con il vicepresidente Lyndon Johnson)

Popolarità "Il mio nome non valeva un soldo prima che diventassi un pugile. Non ho mai avuto amici, o rispetto. Ora quando mi vedono per strada, mi girano intorno e dicono, "Ma non è Sonny Liston, il pugile?"

Philadelphia Preferirei essere un lampione a Denver piuttosto che sindaco a Philadelphia




Tecnica (rivolto ad alcuni giornalisti) "Come preferite verificare quanto è efficace il mio destro?"

Date di nascita I "Sono come Jack Benny, non dirò mai la mia età"

Date di nascita II “Mia madre dice che sono nato nel 1932, e chiunque dice il contrario, afferma che è una bugiarda. Ve la sentite di dare della bugiarda a mia madre?” (rivolto ad un gruppo di reporter)

Insegnamenti "L'unica cosa che mi ha insegnato il mio vecchio sono state le botte"

Vivere "La vita è una cosa divertente"


Ritmo "Stavo solo provando un passo di jivee" (ai poliziotti che lo accusano di essere ubriaco

Musica "Un giorno scriveranno un blues dedicato ai pugili. Ci sarà una chitarra languida, una tromba in sordina, ed il suono della campana sul ring"

Boxe "Da quando sono nato, ho combattuto solo per sopravvivere"

SONNY LISTON: L'INVINCIBILE- PRE CARRIERA


Charles L. Liston, detto Sonny, nacque nella Morledge plantation, una piantagione di cotone in una sperduta zona paludosa dell'Arkansas tra i 25 figli di un mezzadro abusivo, Tobe Liston, tredicesimo figlio della sua seconda moglie Helen Baskin.

Non risulta sia mai andato a scuola e cominciò a raccogliere il cotone assai presto, poiché la filosofia del padre al riguardo era "If he can sit at the table, he can work." ("Se può sedere a tavola, può anche lavorare").

Liston da adulto portava ancora sulla schiena i segni delle crudeli frustate che come uno schiavo aveva subito da bambino. Tale circostanza fu confermata dall'autopsia eseguita dopo la sua morte.

Anni dopo, così Liston riassumeva la sua infanzia nella piantagione: "I had nothing when I was a kid but a lot of brothers and sisters, a helpless mother and a father who didn't care about any of us. We grew up with few clothes, no shoes, little to eat. My father worked me hard and whupped me hard...” ("Da piccolo non ho avuto niente se non un mucchio di fratelli e sorelle, una madre inutile e un padre che se ne fregava di noi. Siamo venuti su con pochi vestiti, niente scarpe, poco da mangiare. Mio padre mi faceva lavorare duramente e duramente mi frustava...").

Discussa la sua reale data di nascita: singolare che neppure la madre (detta "Big Hela") ricordasse l'anno in cui lo aveva messo al mondo, anche se le sembrava che il parto fosse avvenuto in gennaio; la vaghezza circa la nascita del bambino ha fatto ipotizzare che potesse essere frutto di una relazione extraconiugale da nascondere.

Il nome di Charles Liston non risulta dai dati censuari del 1930, tuttavia il pugile potrebbe essere nato e non registrato tra il 1925 ed il 1929.

Un curioso episodio risalente al 1961 è stato riferito dal giornalista sportivo del Philadelphia Daily News, Jack McKinney: mentre svolgeva un allenamento in una palestra di Philadelfia, Sonny si accorse che uno dei suoi fratelli era tra gli spettatori, e lo mandò via. Mentre lo allontanava, lo chiamò "Charles". Secondo McKinney era possibile che Liston usasse l'identità o la data di nascita del fratello.

Secondo l’FBI, Liston avrebbe avuto da una donna due figlie nate rispettivamente nel 1946 e nel 1950. Dopo il suo primo arresto, nel 1949, Liston dichiarò alla polizia di avere 21 anni; in tal caso sarebbe nato nel 1928 ed all’epoca dei due match con Cassius Clay poteva avere 36 anni, cioè 14 più dello sfidante. Liston era anche zio, per parte di madre, del celebre cantante blues BB King.

Dopo la separazione dei genitori, nel 1946, il giovane Charles seguì la madre Helen a St. Louis, dove la donna aveva trovato un impiego come operaia in una fabbrica di scarpe.

A St. Louis invece di andare a scuola entrò a far parte di un gruppo di piccoli delinquenti dediti a furti e rapine. Le modalità erano sempre le stesse: Charles immobilizzava con la sua forza erculea la vittima, che veniva rapinata dai suoi compagni.

Facilmente identificato dalla polizia (portava sempre la stessa camicia sgargiante), nel 1949 fu arrestato nella sua casa al 1006 di Ofallon Street, per una rapina compiuta nell'Unique Cafè, al n. 1502 di Market Street, non lontano dalla sua abitazione.

Fu riconosciuto colpevole anche per una rapina di pochi dollari compiuta ad una stazione di benzina, con l'aggravante del possesso di un'arma. Nel 1950 il tribunale lo condannò a 29 mesi di carcere.

Liston scontò la sua pena nella città di Jefferson City, nel carcere Missouri State Penitentiary.

Qui i cappellani del carcere, Edward Schlattmann e Alois Stevens, due preti cattolici, intuirono le sue grandi potenzialità nel pugilato, insegnandogli i primi rudimenti.

Il ragazzo, che tutti chiamavano Sonny, appariva straordinariamente dotato per la boxe: pesante a soli vent'anni 92 chili per 1 metro e 84, aveva un collo taurino (52 cm di giro) e mani dalle proporzioni gigantesche (il diametro del pugno misurava "39 cm".), tali da richiedere speciali guantoni confezionati appositamente per lui.

Padre Alois Stevens così lo descriveva: "Sonny was the most perfect specimen of manhood I had ever seen. Powerful arms, big shoulders. Pretty soon he was knocking out everybody in the gym". (Sonny era il più perfetto esemplare di pugile che avessi mai visto. Braccia potenti, spalle grandi. Aveva rapidamente messo KO tutti i pugili della nostra palestra).

Narra la leggenda che una volta per difendere un giovane detenuto nero dalle angherie di quattro bulli, Liston a pugni impartisse loro una lezione memorabile nell'officina del carcere.

Un giorno nella prigione fu organizzata una sessione di allenamento con un buon peso massimo professionista, Thurman Wilson. Dopo quattro round contro il giovane Liston, Wilson abbandonò malconcio il match.

Il promettente campione fu segnalato alla federazione pugilistica di St. Louis da Monroe Harrison, detto “Muncey”, già sparring partner di Joe Louis e allenatore del pugile mediomassimo statunitense Archie Moore.

Inserito nella squadra dilettantistica della città, Liston ottenne nel 1952 la scarcerazione sulla parola dopo una campagna di stampa a suo favore svolta da alcuni giornali locali ed iniziò a lavorare come manovale in un’azienda metalmeccanica. L'operazione fu abilmente pilotata da Frank Mitchell, direttore di un giornale locale e titolare di una piccola scuderia di pugili, personaggio notoriamente collegato alla mafia italo-americana della boxe.
FONTE WIKIPEDIA

La vita di Sonny e' raccontata in modo dettagliatissimo (fin troppo) nel libro "IL DIAVOLO E SONNY LISTON"

VORREI FARE UNA RETTIFICA A QUANTO SCRITTO DA WIKIPEDIA.
NON MI RISULTA SIA MAI STATA EFFETTUATA L'AUTOPSIA SUL CORPO DI SONNY LISTON

mercoledì 21 maggio 2008

LA BOTTA IN TESTA


LA BOTTA IN TESTA E' UNO DEI LIBRI PIU' BELLI CHE ABBIA MAI LETTO. e' L'AUTOBIOGRAFIA DI UN GRANDE PUGILE ITALIANO TIBERIO MITRI CHE A SOLI 24 ANNI SI E' RECATO A NEW YORK PER CERCARE DI STRAPPARE A JAKE LA MOTTA LA CINTURA DI CAMPIONE DEL MONDO. L'IMPRESA PURTROPPO NON RIUSCI' A MITRI, MA IL LIBRO NARRA CON UNA GRANDE SPONTANEITA' E NATURALEZZA LA VITA DI MITRI DALLA GIOVENTU, LA MISERIA , LA GUERRA FINO AI FASTI, I SUCCESSI COME PUGILE.....UNA VITA DAVVERO TANTO INTENSA E MOVIMENTATA QUANTO RICCA ANCHE DI DRAMMI OLTRE CHE DI IMPRESE ESALTANTI. U PERSONAGGIO CHE PARLA CON ESTREMA NATURALEZZA DI PERSONAGGI COME LA MOTTA, ROCKY GRAZIANO, DEL MONDO DI QUEI TEMPI E DELLA SUA VITA DA PUGILE , DA UOMO DI SPETTACOLO E NON SOLO.
UN PUGILE DIMENTICATO TROPPO PRESTO MA CHE RIVELA UNA GRANDISSIMA LEVATURA UMANA E UNA VITA DAVVERO RICCA DI COLPI DI SCENA E DI VICENDE TOCCANTI.
PERSONALMENTE VE LO STRACONSIGLIO

lunedì 19 maggio 2008

IL MIGLIOR PUGILE DI SEMPRE




DIFFICILE PARAGONARE PUGILI CHE HANNO COMBATTUTO IN EPOCHE DIFFERENTI ED IN DIFFERENTI CATEGORIE DI PESO.
QUESTO PRESSAPPOCO E' IL PENSIERO DI RINO TOMMASI UNO DEI PIU' FAMOSI GIORNALISTI ED ORGANIZZATORI DI PUGILATO.
TOMMASI SI SBILANCIA ANCHE DICENDO CHE SE PROPRIO SI VUOLE DARE UN GIUDIZIO PER LUI:
IL PIU' FORTE PESO MASSIMO DI OGNI TEMPO E' STATO "IL BOMBARDIERE NERO" JOE LOUIS,
MENTRE SECONDO LO STESSO TOMMASI E SECONDO FORSE LA MAGGIORANZA DEGLI ESPERTI PROBABILMENTE IL MIGLIORE IN SENSO ASSOLUTO E' STATO SUGAR "RAY" ROBINSON
DI CERTO SI SA SOLO CHE PER QUANTO RIGUARDA L'EPOCA MODERNA
LOUIS E' QUELLO CHE HA DETENUTO IL TITOLO DEI PESI MASSIMI PIU' A LUNGO 12 ANNI
L'UNICO PESO MASSIMO RIMASTO IMBATTUTO :ROCCO MARCHEGIANO OSSIA ROCKY MARCIANO 39 INCONTRI
L'UNICO PESO MASSIMO CAMPIONE DEL MONDO, ITALIANO PRIMO CARNERA
IL PIU' GIOVANE CAMPIONE DEI PESI MASSIMI? IRON, MIKE TYSON

domenica 18 maggio 2008

IRON -MIKE TYSON-BIOGRAFIA






Mike Tyson (Brooklyn, 30 giugno 1966) è un pugile statunitense. Tyson ha assunto il nome islamico di Malik Abdul Aziz durante il periodo trascorso in carcere a scontare una condanna per stupro.
Michael Gerard Tyson nasce a New York nel quartiere popolare di Brooklyn noto come Bedford- Stuyvesant in una famiglia molto povera. Lorna Smith, sua madre, è una ex insegnante che è stata sposata in passato con tale Percel Tyson prima di conoscere Jimmy Kirkpatrick (il padre biologico di Mike Tyson). Lorna e Jimmy non sono sposati ma dalla loro unione nascono tre figli: Rodney, Denise e l' ultimo: Michael (che eredita il cognome del primo marito della madre: "Tyson", appunto). Jimmy lavora come manovale ma, due anni dopo la nascita di Mike, soffrendo di gravi disturbi al cuore decide di lasciare il lavoro. Con esso abbandona anche la compagna e i figli per rifarsi una vita lontano da Brooklyn. Lorna quindi, incapace di sostenere da sola l' intera famiglia, si trasferisce con i suoi tre figli da Bedford-Stuyvesant al quartiere vicino chiamato Brownsville. Lì, pensa, le spese saranno sicuramente inferiori ma ella sà anche che la vita diventerà più pericolosa dato che quel distretto si trova in cima a tutte le liste dei quartieri più pericolosi d' America. Mike adesso, senza un padre e con la madre che nel frattempo trova nell'alcol la soluzione ai mali della propria esistenza, cresce senza una guida sulle strade del ghetto dove trascorre un'infanzia parecchio difficile in cui viene spesso malmenato e schernito dai ragazzi della zona.

Tyson da bambino è introverso, solitario e coltiva la passione per i piccioni (che alleva con entusiasmo sul tetto di un edificio abbandonato). Egli parla poco e non si unisce volentieri ai giochi degli altri ragazzi. I piccioni sono la sua unica compagnia assieme ad un cane trovatello che battezza con il nome "Killer". Mike, a soli dieci anni, non è alto ma il suo fisico è molto più sviluppato di quello di molti suoi coetanei. Essi tuttavia, notato il carattere remissivo e incuranti della sua mole, lo deridono costantemente. Infatti gli affibbiano nomignoli come: "big head Mike" (tr. lett. "Mike il testone") per la sua testa grande e il grosso collo; "dirty Mike" (tr. lett. "Mike lo sporco") perché veste sempre gli stessi vestiti sudici e consumati; "little fairy boy" (tr. "piccola fata") per i modi gentili, la voce sottile e un lieve difetto di pronuncia che gli fà "sospirare" le esse quando parla rendendolo ancora più ridicolo agli occhi dei compagni più cattivi. Il piccolo Tyson si stanca infine dei continui abusi di cui è vittima la sua persona e si convince che, per essere rispettati sulle strade di Brownsville, paga di più l'uso della violenza che quello delle buone maniere. Un giorno Mike picchia furiosamente un ragazzo più grande che, "per divertimento", aveva staccato la testa ad uno dei suoi piccioni e continua in seguito a ricorrere alle maniere forti qualora gliene si presenti l'occasione. I risultati di questo suo nuovo comportamento, favoriti dalla sua corporatura sempre più imponente, non tardano a manifestarsi e ben presto egli diventa uno dei soggetti più temuti del quartiere. La leggenda sui pugni di un ragazzino undicenne chiamato Mike Tyson comincia infatti a circolare a Brownsville e in breve tempo non esiste più nessun "dirty Mike" o "little fairy boy" in zona. Adesso chi lo conosce si limita a rivolgerglisi, con un certo timore, alternando solamente due parole: "Mike" e "Tyson".

Mike smette di andare a scuola e comicia a farsi largo nella sua mente l'idea di diventare pugile un giorno. Egli incoraggia tale proposito prima appendendo un poster del Campione dei pesi massimi Joe Frazier in camera sua e poi avvicinando mentre bàzzica il quartiere un pugile di successo originario, proprio come lui, di Brownsville: il peso medio-massimo Eddie Gregory (Il cui nome musulmano è Eddie Mustafà Muhammad e che fu Campione del mondo dei pesi medio-massimi nel periodo 1980-1981).

Tyson comunque deve rinunciare, per il momento, ad avvicinarsi alla "noble art" perché, nonostante la tenera età, si trova sempre più coinvolto dalla violenza che caratterizza il contesto in cui cresce. Egli, ad appena dodici anni, diventa il membro più giovane della "gang" di strada conosciuta a Brownsville con il nome di "The Jolly Stompers" (tr."I picchiatori sorridenti") cacciandosi in ogni sorta di guaio. Mike infatti diventa un esperto in furti, aggressioni, risse e, inevitabilmente, anche di soggiorni in riformatorio (in particolare nel centro di detenzione "Spofford", situato nel quartiere del Bronx, dove avrà occasione di vedere il Campione dei pesi massimi Muhammad Alì, venuto in visita ai ragazzi dell' istituto). In seguito all'ennesimo scippo e dopo aver raggiunto il discutibile primato dei 38 arresti, per allontanarlo da Brooklyn e da un sicuro avvenire fatto di crimini più gravi, Tyson viene destinato al riformatorio "Tryon" dove cambierà il corso della sua esistenza. In questo centro per "ragazzi incorreggibili", infatti, egli parteciperà alle lezioni di boxe tenute dal secondino (ed ex- pugile medio-massimo professionista) Bobby Stewart. Quest'ultimo viene immediatamente colpito dalla prestanza fisica del "piccolo" Tyson (che a tredici anni pesa più di 80 chili) e nota fin dalle prime volte che gli permette di salire sul ring sia la forza impressionante che la straordinaria attitudine per la boxe del ragazzo. Stewart decide pertanto di presentare Mike al leggendario allenatore Cus D'Amato che oggi gestisce soltanto una piccola palestra di pugilato nella vicina cittadina di Catskill ma che, in passato, era diventato celebre per aver guidato due pugili verso il titolo mondiale: Floyd Patterson (Campione dei pesi massimi dal 1956 al 1962) e Josè "Chegui" Torres (Campione dei medio-massimi nel periodo 1965-1966).

Cus D' Amato resta favorevolmente impressionato dalla vista del giovane Mike e arriva addirittura a predire, (la prima volta che lo osserva mentre incrocia i guantoni con Bobby Stewart), che quel ragazzo tredicenne, se guidato e allenato a dovere, sarà indubbiamente il prossimo grande campione dei pesi massimi. L'allenatore decide poi nel settembre del 1980, poco dopo il quattordicesimo compleanno di Tyson, di prendere il giovane a vivere con sè nella sua casa di Catskill (nello Stato di New York), salvandolo così dal riformatorio. Due anni dopo, nel 1982, D' Amato adotta Tyson legalmente (quando la madre di Mike muore di cancro) facendogli da padre e guida negli anni futuri. Mike Tyson, allenato da D' Amato (e da un altro "discepolo" di Cus: Teddy Atlas), disputa una eccellente carriera da dilettante sostenendo in tutto 54 incontri di cui 48 vinti. Le frequenti soluzioni prima del limite lasciano intravedere per lui un brillante futuro tra i professionisti. Tyson comunque verrà sconfitto due volte da Henry Tillman (molto discutibilmente) ai Trials per partecipare alla XXIII Olimpiade che si svolgerà a Los Angeles nel 1984.

Cus D' Amato decide allora che è tempo per "il suo Tyson" di passare al pugilato dei professionisti e il debutto di Mike nel marzo del 1985 si risolve in una fulminea vittoria per KO al primo round quando egli batte Hector Mercedes in appena 77 secondi. L' anziano allenatore comunque non ce la farà a vedere il suo pupillo che conquista il titolo mondiale perché morirà a causa di una polmonite nel novembre del 1985 all' età di 77 anni. Mike Tyson tuttavia, poco più di un anno dopo, il 22 novembre 1986 diventa il più giovane Campione del mondo dei pesi massimi nella storia del pugilato. Infatti egli conquista il titolo mondiale WBC a soli 20 anni 4 mesi e 22 giorni battendo brutalmente per KO alla seconda ripresa il canadese Trevor Berbick. Il giovane pugile dedicherà questa vittoria al suo indimenticato tutore Cus D' Amato e, nel corso dei nove mesi successivi, riunificherà la corona dei pesi massimi sconfiggendo prima ai punti in 12 riprese James "Spaccaossa" Smith per la cintura WBA e poi, sempre ai punti, l' ottimo Tony "TNT" Tucker per il titolo della International Boxing Federation (IBF).

Il regno di "Iron Mike" dura più di tre anni duranti i quali egli appare una imbattibile macchina da pugni. Nessun avversario sembra potergli resistere e ogni suo incontro si risolve inevitabilmente in impressionanti e rapidissimi KO' s. Tra le sue "vittime" vi sono: Pinklon Thomas, Tyrell Biggs (medaglia d'oro nei supermassimi alle Olimpiadi di Los Angeles dalle quali era stato escluso Tyson), Michael Spinks ( vincitore della medaglia d' oro nei pesi medi, però alle olimpiadi del 1976, e messo KO in appena 91 secondi), Carl "The Truth" Williams e, addirittura, l' ex- campionissimo Larry Holmes (che aveva conservato il titolo dei massimi per ben 7 anni, dal 1978 al 1985, difendendolo anche contro Muhammad Alì nel 1980).

Nel 1988 Tyson licenzia Kevin Rooney, l' allenatore che lo aveva preparato a tutti i suoi match da professionista, per firmare un contratto che lo lega al potente e discusso promoter Don King. Molti interpretano questo momento come l' inizio del declino professionale e personale di "Iron Mike".

La supremazia di Tyson nei pesi massimi si conclude bruscamente e con grande sorpresa l'11 febbraio 1990 quando, a Tokyo, viene pesantemente sconfitto da James "Buster" Douglas per KO alla decima ripresa.

Comincia così la corsa di Tyson verso la riconquista del titolo mondiale ma nei due anni successivi egli disputa e vince solo 4 incontri (di cui 3 per KO). Alla fine del 1991 tuttavia, tale proposito viene bloccato dall' accusa di stupro da parte della reginetta di bellezza Desiree Washington. Segue un processo che viene seguito dall' intera America, divisa tra coloro che vedono in Tyson unicamente un criminale che deve pagare per la propria malefatta e coloro che invece credono nell' innocenza dell' ex campione del mondo. Ad emettere la sentenza è il giudice donna Patricia J. Gifford che lo condanna a 10 anni di carcere (di cui 4 con pena sospesa). Tyson entra nel carcere di Plainfield, nello Stato dell' Indiana, nel febbraio del 1992 e ne esce soltanto nel marzo del 1995 dopo 1095 giorni di reclusione e beneficiando, tra l' altro, di uno sconto sulla pena per buona condotta. La vita dell' ex- campione sta andando evidentemente a rotoli e in molti aspetti somiglia a quella, altrettanto tragica, di un altro pugile peso massimo che Tyson considera da sempre uno dei suoi idoli: Charles "Sonny" Liston (Campione del mondo dal 1962 quando batté Floyd Patterson, un altro allievo di Cus D' Amato, fino al 1964 quando venne sconfitto dall' astro nascente Cassius Clay che dopo questo incontro cambierà il suo nome in Muhammad Alì).

Tyson, dal momento del rilascio, riprende subito la sua attività pugilistica e sostiene alcuni incontri con pugili di medio livello che batte con disinvoltura. I suoi tifosi e l' intero mondo della boxe, bisognoso di una figura carismatica in un' epoca di grossa crisi per questo sport, sperano in un ritorno in grande stile di "Iron Mike". Tyson non delude nessuno perché conquista prima la versione WBC del titolo dei pesi massimi battendo il valido britannico Frank Bruno alla vecchia maniera, (un KO alla terza ripresa), e poi impiegando un solo round per sbarazzarsi di Bruce Seldon e fare sua anche la cintura WBA. Ma nel novembre del 1996, dieci anni dopo aver conquistato il primo titolo mondiale, arriva il momento di difendere il titolo WBA contro un avversario di grande prestigio: l' ex re dei massimi leggeri e dei massimi "The Real Deal" Evander Holyfield (un incontro che era stato già fissato nel 1991, prima della condanna di Tyson, e che quindi ora è molto atteso dagli appassionati). Mike Tyson, in questo match molto combattuto e altamente spettacolare, viene prima messo a sedere da un colpo di Holyfield nella sesta ripresa e poi sconfitto, tra lo stupore collettivo, per KOT all'undicesima ripresa. I dubbi su quanto sia rimasto delle sue qualità pugilistiche, in seguito alla prigione, si fanno sempre più reali. La rinvicita con Holyfield si tiene a Las Vegas, nel Nevada, il 28 giugno del 1997 ma questa volta le possibilità di vittoria per "Iron Mike", solitamente favorito dai pronostici, sembrano essere poche. Mike Tyson durante questo match perde il controllo e nel corso del terzo round, vistosi nuovamente vicino alla sconfitta, morde ripetutamente l'orecchio dell'avversario staccandogliene un pezzo e costringendo quindi l' arbitro Mills Lane a interrompere l' incontro, a squalificarlo e a decretare la vittoria in favore di Evander Holyfield.

In seguito a questo episodio, forse senza precedenti nella storia della boxe, la Commissione Atletica del Nevada decide di revocare a Tyson la licenza di pugile per un anno.

Mike, riottenuta la licenza e nonostante i guai che caratterizzano ormai la sua vita fuori dalle sedici corde, continua con altre rapide vittorie per KO che servono a ricostruire la sua immagine di pugile e a fargli ottenere una nuova chance per il titolo mondiale. Egli intanto divorzia dal socio-promoter Don King accusandolo di avergli sottratto circa 100 milioni di dollari dei suoi guadagni. (Tyson vincerà anni dopo la causa ottendendo 14 milioni dollari). Nel 1999 Mike torna ancora una volta in prigione dove sconta 5 mesi dell' anno di reclusione inflittogli per aver aggredito fisicamente due automobilisti in seguito ad un tamponamento avvenuto nel Maryland.

Per "Iron Mike" seguono altri inevitabili ritorni sul ring con altrettante rapide vittorie che alimentano i dubbi a proposito del valore degli avversari scelti per affrontarlo. Infine, l'8 maggio 2002 a Memphis, Tyson ha una nuova possibilità per il titolo mondiale contro il legittimo Campione dei pesi massimi: il britannico Lennox Lewis. In quello che viene definito "l'incontro del secolo" e che desta interesse in tutto il mondo per il valore dei due pugili, (ma anche in seguito alla rissa scoppiata di fronte alle telecamere in seguito all' aggressione di Tyson a Lennox Lewis durante la conferenza stampa che presentava questo evento), Mike viene impietosamente messo KO dall' inglese all' ottava ripresa.

Tyson nel 2003 dichiara bancarotta non essendo in grado di far fronte ai debiti maturati nei confronti del fisco americano che ammontano a 38 milioni di dollari. Il pugile arriva a questo dopo aver dilapidato circa 300 milioni di dollari guadagnati in carriera con spese folli (due matrimoni falliti, figli da mantenere, parcelle di avvocati che lo difendono nelle sue svariate cause, un esemplare di tigre bianca in giardino, macchine di lusso, gioielli...).

Nel 2004, oppresso dai debiti, egli tenta un nuovo ritorno sul ring, ma viene messo KO in quattro riprese dall' inglese Danny Williams. L' anno dopo, ritirandosi dopo la sesta ripresa dell' incontro che lo vede opposto all' irlandese Kevin McBride, Mike conclude definitivamente la sua carriera agonistica. Tyson, nella conferenza stampa che si svolge immediadamente dopo questo incontro, dichiarerà di "non avere più il cuore e la disciplina necessari per fare bene la boxe" e, cosa non meno importante, di "non voler discreditare con prestazioni deludenti questo sport a cui deve tanto".

Mike indossa nuovamente un paio di guantoni, solo per esibizione questa volta, il 20 ottobre 2006 quando affronta sulla distanza delle quattro riprese il peso massimo Corey "T- Rex" Sanders. Si tratta del primo incontro del "Mike Tyson' s World Tour", che si tiene a Youngston nello Stato dell' Ohio e che, in futuro, prevede altri incontri del genere in diverse parti del mondo. Il "Mike Tyson' s World Tour" era stato annunciato dallo stesso pugile qualche mese prima ed aveva lo scopo, neanche troppo taciuto, di riassestare le finanze dell' ex campione. L' attrazione che Tyson riesce ancora ad esercitare sul pubblico ,nonostante le recenti sconfitte, è ben dimostrata dal successo della vendita dei biglietti di questo suo primo "match-esibizione" contro Sanders. Mike Tyson, per l' occasione, si presenta sul ring in discreta forma (avendo fatto registrare un peso di poco superiore ai 109 kg.) e, nel corso dei quattro round, porta buone combinazioni di colpi e appare ancora molto veloce. Mike, nella prima ripresa, riesce anche ad atterrare Corey Sanders con un destro degno dell' "Iron Mike" dei tempi migliori e scatena immediatamente una vera e propria ovazione tra i suoi tifosi. Essi accorrono sempre in gran numero ad ogni evento che vede protagonista Mike Tyson e ciò è confermato, negli ultimi mesi del 2006, dalle palestre piene di sostenitori ben disposti a pagare il prezzo del biglietto pur di vedere il pugile impegnato in semplici sedute di allenamento. Centinaia di persone, infatti, ammirano l' ex campione che colpisce il sacco o che, meglio ancora, è intento a portare dei colpi sul ring contro alcuni "sparring partner" o contro gli speciali guanti dell' allenatore, ed ex pugile anch' egli, Jeff Fenech.


Per Mike Tyson il 2006 si conclude con un altro guaio giudiziario perché il 29 dicembre egli viene arrestato all' uscita di un night club di Scottsdale, un sobborgo elegante della città di Phoenix, nell' Arizona. Questo accade dopo che Mike, a bordo della sua Bmw nera, aveva quasi tamponato l' auto dello sceriffo destando pertanto i sospetti delle forze dell' ordine. Tyson veniva fermato e, in seguito all' immediato controllo, appariva in evidente stato confusionale e nella sua auto venivano rinvenuti diversi grammi di cocaina. L' ex pugile veniva quindi incriminato per possesso di sostanze stupefacenti e guida in stato di ebbrezza. Il processo contro Mike Tyson si è concluso quasi un anno dopo quando, il 19 novembre del 2007, Tyson è stato riconosciuto colpevole dal giudice donna Helene Abrams del tribunale di Mesa (Arizona) di tutti i capi d' accusa. Mike Tyson, che rischiava fino a tre anni e mezzo di prigione, è stato invece condannato a scontare un solo giorno di detenzione nel carcere "Maricopa County Jail" (vicino Phoenix), a pagare una multa di circa 3500 dollari e a prestare 360 ore di servizi sociali. Egli inoltre dovrà sottoporsi a controlli periodici nei prossimi tre anni. A molto hanno valso, per il raggiungimento di questa sentenza minima per Tyson, le lettere di clemenza scritte al giudice dalla Dottoressa Monica Turner, ex moglie di Mike, e soprattutto il fatto che Tyson, dopo aver riconosciuto la sua dipendenza da cocaina e marijuana, abbia intrapreso un programma di riabilitazione per dipendenza da diverse sostanze e, fino alla data del processo abbia superato con successo ben 29 test antidroga. Il 20 ottobre 2007 alle 9 del mattino Mike Tyson è stato rinchiuso nel carcere "Maricopa County Jail", isolato dagli altri 1500 detenuti, per scontare la pena di 24 ore di incarcerazione. Rilasciato nella mattinata del 21 ottobre, dopo aver scontato la pena inflittagli, si è recato dai suoi familiari per tracorrere alcuni giorni di vacanza assieme a loro.

FONTE :WIKIPEDIA